Studenti liceo classico Pontedera protestano contro accorpamento delle classi

Gli studenti del liceo classico XXV Aprile hanno organizzato una protesta con striscioni e cartelloni contro il possibile accorpamento delle classi quarte e delle classi seconde: molte le motivazioni alla base della manifestazione.

PONTEDERA – Alle ore 8:00 di ieri, 27 marzo, gli studenti del liceo classico XXV Aprile di Pontedera, con l’appoggio di alcuni giovani del liceo scientifico, si sono radunati attorno all’edificio scolastico con striscioni e cartelloni per poi raggiungere il centro città in segno di protesta contro gli accorpamenti proposti per le future classi quarte e seconde. I ragazzi e le ragazze hanno sostenuto il loro dissenso alla proposta di accorpamenti sottolineando vari aspetti potenzialmente problematici.

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Il primo sarebbe stato registrato in materia di sicurezza: per gli studenti, gli accorpamenti produrrebbero infatti gruppi classe troppo numerosi, formati da circa 30 persone, dunque troppo difficili da gestire. “In un liceo, con questi numeri, è complicato portare avanti una didattica dignitosa” – dice infatti Giada, rappresentante di istituto, a VTrend.it.

Il secondo riguarderebbe invece l’aspetto della continuità didattica, secondo i liceali pontederesi già deficitaria a causa dell’emergenza sanitaria e ancor di più gravata dalle criticità legate alle classi troppo numerose.

Il terzo problema riguarderebbe invece la riduzione dei posti di lavoro nella scuola conseguente agli accorpamenti: “Con gli accorpamenti molti professori perderebbero il loro impiego: sembra una cosa da nulla ma trovarsi con molti insegnanti in meno è svantaggioso per tutti gli studenti e soprattutto per quelli delle classi quinte che sarebbero disorientati perché costretti a iniziare un percorso da zero con nuovi docenti proprio nell’anno più importante, quello della Maturità” – continua la rappresentante.

Secondo gli studenti, gli accorpamenti determinerebbero infine conseguenze spiacevoli anche per il futuro del loro istituto: “Il rischio è che molti ragazzi e ragazze se ne vadano in altre scuole come già è accaduto: l’anno scorso ci sono state infatti un centinaio di richieste di nulla osta per cambiare istituto” – dice Giada.

Gli alunni del XXV Aprile restano al momento in attesa di aggiornamenti sulla questione a seguito degli incontri previsti tra istituto e Provincia: in caso di risposta negativa alle richieste, saranno dunque considerate nuove giornate di manifestazione e scioperi.

Martina Crecchi – © Riproduzione Riservata.

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